sabato 13 dicembre 2014

referendum sull'euro VS sovranità popolare e democrazia

In questo articolo del mio amico Luigi, si spiega con estrema chiarezza e con parole accessibili ai più, le ragioni tecnico-giuridiche sulla inattuabilità del referendum proposto recentemente da Grillo.
Alle motivazioni di Luigi io aggiungerei alcune considerazioni a monte (o a valle a seconda del punto di vista - goofy docet).

Per primo direi che che detto referendum è stato imposto improvvisamente dall'alto da Grillo e che quindi c'è da supporre che la base del movimento non sia preparata ad affrontare una campagna di questo peso. Ciò verosimilmente potrebbe causare confusione in chi, al momento della firma, dovesse chiedere ai "banchettari" le ragioni di tale scelta di Grillo. Tale confusione scoraggerebbe l'elettore cagionando danno alla causa.

Aggiungerei inoltre che nel caso del M5S, non esistendo una visione unitaria sulle funzioni dello Stato, l'uscita dall'euro appare più come un voler anticipare ed in seguito cavalcare quello che la storia ha già preannunciato, ovvero l'implosione dell'eurozona (chi è mediamente informato di macroeconomia e di storia sa perfettamente che ogni unione monetaria non sorretta da trasferimenti tra le economie da essa composte è destinata a fallire ed è fallita spesso purtroppo nel sangue). Questa improvvisa presa di posizione di Grillo, quindi sembra essere più una mossa opportunistica piuttosto che una presa di coscienza sullo stato della economia e della democrazia in Italia; ma a ciò siamo abituati, con la lega secessionista che, improvvisamente fulminata sulla via di Pescara, si mette a tesser lodi del ritorno ad una valuta nazionale!

Infine, e non ultimo di importanza, va sempre ricordato che la vera battaglia per la democrazia (un miraggio nella Unione Europea) ed in difesa di lavoratori e famiglie italiani è quella per l'uscita dall'Unione Europea e non dalla sola eurozona, perchè:
- LA SOLA USCITA DALL'EURO NON PORTERA' ALCUN VANTAGGIO AI LAVORATORI CHE, SOTTOPOSTI ALLE REGOLE LIBERISTE IMPOSTE DALL'UNIONE EUROPEA, RESTEREBBERO IN COMPETIZIONE TRA LORO A TUTTO VANTAGGIO DEL CAPITALE.
- LA SOLA USCITA DALL'EURO, MANTENENDO INTATTO L'ATTUALE REGIME OLIGARCHICO EUROPEO, NON FAREBBE TORNARE LA DEMOCRAZIA
- LA SOLA USCITA DALL'EURO NON PORREBBE AL RIPARO LE ISTITUZIONI LOCALI DA TRATTATI COME IL TTIP

Una risposta a ciò potrebbe essere vista nei sette punti buttati la da Grillo a corredo della proposta di referendum (http://d2ddakkt2rzmi5.cloudfront.net/Volantino_con_i_Motivi…), ma al momento appaiono come vuote enunciazioni, in considerazione delle "contraddizioni" espresse da Grillo e da ogni singolo esponente del M5S, anche se decisamente migliori di quelle poste con i sette punti della campagna elettorale delle ultime europee.

Spero almeno che l'inefficace referendum proposto da un personaggio noto come Grillo, possa fungere da innesco per portare alla ribalta i temi cari ai sovranisti italiani come quelli sopra accennati.

Certo è che i sovranisti dovranno darsi da fare (su più fronti - e qui lascio in sospeso volutamente quali) se vorranno veder realizzata la loro visione della società italiana.
Infatti non c'è solo Grillo a complicare la questione, ma in molti - troppi - si stanno impossessando del termine sovranità per scopi che nulla hanno a che vedere con la piena applicazione della Costituzione Repubblicana del 1948

Simone Boemio

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