venerdì 9 ottobre 2015

Ecco cosa ci aspetta





La svolta liberista che ha preso piede in Italia a partire dagli anni '80, a dispetto della Carta Costituzionale del '48 che ci ha sostenuto per tutti i 30 anni precedenti, non si è ancora totalmente compiuta ed è lungi dall'essere in declino.
Anzi, il liberismo, fondato sulle quattro libertà di circolazione (di denaro, di merci, di servizi e di persone), comunemente identificato nei fantomatici "mercati" sta vivendo la sua fase di maggior successo.
Sotto il controllo dei "mercati" sono finiti tutti i poteri (legislativo, amministrativo e giuridico) che la Costituzione Repubblicana del '48 aveva sottoposto al volere dei cittadini grazie alla democrazia, ora allontanata da loro mediante le istituzioni europee.
Con l'annessione del Nostro Paese da parte del regime oligarchico europeo-globalista, avvenuta grazie al tradimento della classe politica ed alla connivenza degli organi di informazione, ogni giorno assistiamo inermi alla progressiva esautorazione di ogni organo dello Stato nato per garantire a tutti i cittadini democrazia e condizioni di vita più che dignitose.
Chiunque, tanto onestamente quanto ingenuamente, trasformi la propria speranza di un declino delle forze liberiste in un dato di fatto è caduto nel tranello teso da chi possiede il sistema dell'informazione (internet incluso).
Chiunque creda che la soluzione al declino della nostra civiltà debba venire mediante questioni meramente monetarie, o è inconsapevole o in malafede (argomento già affrontato qui e qui).

La dimostrazione di ciò, se mai lo stato di fatto non bastasse, ci viene offerta dall'articolo riportato in testa a questo mio appena al di sotto della bandiera che mi sono divertito a disegnare.
Sia pure da verificare, da esso si deduce che il processo di omologazione dell'Unione Europea (e quindi del Nostro Paese) al sistema economico-istituzionale americano finirà per trasformarci tutti in servi della gleba, proprio come sta accadendo al popolo più eterodiretto ed inconsapevole al mondo.
Si, proprio così, grazie a strumenti come il TTIP ed alla presenza di un arsenale nucleare americano in territorio europeo, del quale non bisogna mai dimenticarsi, il futuro dei cittadini europei (inglesi esclusi, tedeschi inclusi) è segnato a meno di un ritorno alla democrazia difficilmente raggiungibile salvo che avvenga mediante un drastico cambio della classe dirigente italiana ad opera dei cittadini.  
E qui apro una piccola parentesi fuori tema:
checché ne dica l'ammaestratore pescarese di molossoidi di piccola taglia, la soluzione non potrà che venire dalla reazione della popolazione vessata la quale, al termine del percorso di liberazione, dovrà processare e condannare i responsabili del tradimento della Nostra Carta Costituzionale sui quali lui fa affidamento. Infatti, la teoria da lui sostenuta, anche vomitando sgradevoli e gratutite denigrazioni di chi potrebbe essergli alleato e delle quali prima o poi dovrà render conto, prevede che la stessa classe politica che ci ha traditi infilandoci nella trappola europea, provvederà a tirarcene fuori (!), teoria che genera in me forti sospetti sulla sua figura. 

Infine, relativamente al contenuto dell'articolo riportato in testa a questo mio, indipendentemente dalla fondatezza delle stime in esso riportate, se la locuzione "servi della gleba" vi sembra un po' forte vi do un altro paio di dritte:
- Come ho già avuto modo di scrivere, "il Tasso di Democrazia di uno Stato è inversamente proporzionale alle Dimensioni dello Stato stesso sia in termini demografici che geografici", e l'Unione Eurpea è stata generata proprio per soddisfare a questo principio ad immagine e somiglianza della "democrazia più esportata al mondo" (con le buone e sopratutto con le cattive).
- La disoccupazione è l'arma delle élite finanziarie per creare dissapori e conflitti tra lavoratori, pensionati e disoccupati che, grazie al principio "divide et impera"  finiscono per sottomettere irrimediabilmente.
A tal proposito, provate a pensare a ciò che succede ora in Italia (ma anche nel resto dell'Unione Europa, Germania inclusa): un "esercito di disoccupati" (immigrati o cittadini che siano) è sempre più disposto a tutto pur di lavorare anche a costo di rinunciare ai diritti conquistati dalle generazioni passate.

Quindi concludo con una domanda:
la finta democrazia e lo stato di bisogno a cui sono sottoposti i cittadini europei (quanto quelli americani) non finisce per creare schiavi al servizio della classe dominante globalista?

Simone ArticoloUno Boemio

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