martedì 10 ottobre 2017

Brutta cosa il fanatismo


Non capisco. 
C'è qualcuno che ha messo in giro una frase attribuita a Che Guevara (noto ricercatore studioso della storia italiana) che osanna garibaldi.
Garibaldi dovrebbe essere assimilato a mario monti. Entrambi al soldo di interessi stranieri, il primo ha contribuito all'annessione e al saccheggio del sud da parte dei savoia (su commissione inglese), il secondo ha contribuito all'annessione e al saccheggio dell'Italia da parte della ue (su commissione tedesca) - con tanto di morti. Punto.


Comunque colgo l'occasione per chiarire a me stesso che parlare ora di un periodo storico tutto da riscrivere (il risorgimento) è divisivo; e ora in Italia abbiamo bisogno di tutto tranne che dividerci su un ulteriore argomento, specialmente nel campo dei cd "sovranisti".

Certo però che è una gran brutta cosa il fanatismo.
Ora addirittura è venuto fuori che grazie a garibaldi siamo diventati la quinta potenza del mondo! 
Non si unisce un popolo con i massacri, le fucilazioni in piazza, con il saccheggio, con lo stupro, con le deportazioni e i campi di concentramento. Un popolo si unisce per autodeterminazione (la prima forma di democrazia).
 

E poi, alcuni che si riempiono la bocca di Costituzione, non hanno mai capito che è solo grazie agli statisti, che l'hanno fatta e rispettata nei primi decenni della sua vita, che eravamo un "bel paese". Senza di loro non saremmo diventati nulla. Altro che garibaldi! 

A mio avviso, chi crede al risorgimento vale ne più ne meno di chi crede nella ue: è un superficiale.
Eppure non ci vuole tanto, basta sapere che la storia la scrivono i vincitori e, come ora la stanno scrivendo liberisti e globalisti, allora la scrissero i risorgimentali (tra l'altro a forte componente massonica - leggetevi cosa scrive la Costituzione in proposito, ma questa è un'altra storia).


Ora non è il momento di spaccare l'Italia, quindi smettete di idolatrare un mercenario che la sta spaccando anche proprio ora e pensate al presente. Prima dobbiamo liberarci dalla ue e poi penseremo a dividerci, se gli italiani lo vorranno. Ora non bisogna cadere nel baratro del tutti contro tutti. 

Chi provoca pubblicando su garibaldi osannandolo o è ignorante o in malafede e spacca ciò che dovrebbe diventare e poi restare unito.


Simone ArticoloUno Boemio